HN0002786 — METROPOLIS ROUEN NORMANDIE — KNOWLEDGE AND RESTORATION OF THE SILICICULTURE AND CALCICULTURE COMMUNITIES OF THE METROPOLIS ROUEN NORMANDIE (Q3680921): Difference between revisions

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HN0002786 — METROPOLI ROUEN NORMANDIE — CONOSCENZA E RESTAURO DELLE COMUNITÀ SILICICULTURE E CALCICULTURE DELLA METROPOLI ROUEN NORMANDIE
Property / summary
 
La Métropole Rouen Normandie ha deciso di migliorare la sua attrattività a livello regionale, nazionale e internazionale. Questa attrattività comprende la fornitura di condizioni socioeconomiche favorevoli alle persone e ai lavoratori, nonché ai turisti, ma anche un ambiente e una qualità di vita notevoli. Le aree naturali di qualità contribuiscono direttamente a questo desiderio dichiarato. Per questo è essenziale associare la protezione degli habitat naturali, in particolare le normative (codice ambientale, SRCE, SCOT, PLU/PLU intercommunal a venire, ecc.), la conservazione o il ripristino dei bacini di biodiversità, nonché i corridoi ecologici, che consentono il mantenimento di un buon stato funzionale/ecologico di tali bacini in tutta la metropoli e in relazione ai territori limitrofi.A livello regionale, la SRCE ricorda che l'ambiente di coltivazione della silice, e in particolare i prati silicicoli, sono ambienti molto aperti, ospitando flora e fauna rare e altamente patrimonio. Questi ambienti non sono sviluppati e limitati alle terrazze alluvionali della Senna. Nonostante questa rarità, l'Alta Normandia presenta ancora i migliori ensemble di silicicoltura nel quartiere nord-occidentale della Francia. L'SRCE incoraggia pertanto vivamente tutti gli attori regionali, in particolare gli enti locali e/o i gestori di aree naturali o verdi, a proteggere e gestire gli ultimi prati silicicoli presenti sul territorio. In particolare, si propone il CNRS di rafforzare la tutela normativa di tali ambienti e, per quanto possibile, la loro acquisizione da parte di un organismo competente.A livello Metropole, sulla base dei dati SRCE perfezionati a margine del progetto SCOT concordato nel novembre 2014, ed escludendo i dati CERS da siti già urbanizzati (strade, habitat, area di attività...), i bacini di silicicoltura rappresentano un'area di 147 ha e corridoi silicicoli un'area di 224 ha. Sono state identificate anche le cosiddette superfici coltivate a silice complementari, che coprono una superficie di 238 ettari. Queste aree complementari, che attualmente non sono mantenute come bacini o corridoi, presentano tuttavia caratteristiche di habitat favorevoli allo sviluppo della fauna e della flora specifiche dell'ambiente di coltivazione della silice. In totale, è poco meno di 600 ha di produzione di silicio nel Métropole, di cui più del 55 % sono sotto controllo pubblico. Tuttavia, dall'analisi dei documenti urbanistici (PLU) emerge che più di 200 ettari di queste aree sono attualmente classificati come "AU" (un urbanizzatore), e più di 100 ha classificati come "N altre vocazioni" (compresi i siti per l'autorizzazione delle attività estrattive).La Métropole propone pertanto di intraprendere un ampio studio dei mezzi di silicicoltura nel suo territorio. Si sta inoltre prendendo in considerazione il ripristino di un sito silicicolo di 200 ettari nei comuni di Bardouville e Anneville-Ambourville. Gli habitat calcarei sono inoltre identificati a livello regionale dalla SRCE come altamente minacciati. Questo è confermato sul territorio della Metropolis. Poco più di 300 ettari sono stati identificati come parte di una partnership avviata dal 2012 con il Conservatoire d'Espaces Naturels in Haute-Normandie. Di questi 300 ha, quasi il 40 % non è gestito e sta gradualmente peggiorando. Questi 128 ha sono l'89 % privati. Questa chiusura dell'ambiente comporta il declino della biodiversità del patrimonio di tutti gli habitat di calcicoltura notevoli. Il Métropole propone inoltre di intervenire a favore del ripristino e della conservazione di questi habitat tipici della Senna. (Italian)
Property / summary: La Métropole Rouen Normandie ha deciso di migliorare la sua attrattività a livello regionale, nazionale e internazionale. Questa attrattività comprende la fornitura di condizioni socioeconomiche favorevoli alle persone e ai lavoratori, nonché ai turisti, ma anche un ambiente e una qualità di vita notevoli. Le aree naturali di qualità contribuiscono direttamente a questo desiderio dichiarato. Per questo è essenziale associare la protezione degli habitat naturali, in particolare le normative (codice ambientale, SRCE, SCOT, PLU/PLU intercommunal a venire, ecc.), la conservazione o il ripristino dei bacini di biodiversità, nonché i corridoi ecologici, che consentono il mantenimento di un buon stato funzionale/ecologico di tali bacini in tutta la metropoli e in relazione ai territori limitrofi.A livello regionale, la SRCE ricorda che l'ambiente di coltivazione della silice, e in particolare i prati silicicoli, sono ambienti molto aperti, ospitando flora e fauna rare e altamente patrimonio. Questi ambienti non sono sviluppati e limitati alle terrazze alluvionali della Senna. Nonostante questa rarità, l'Alta Normandia presenta ancora i migliori ensemble di silicicoltura nel quartiere nord-occidentale della Francia. L'SRCE incoraggia pertanto vivamente tutti gli attori regionali, in particolare gli enti locali e/o i gestori di aree naturali o verdi, a proteggere e gestire gli ultimi prati silicicoli presenti sul territorio. In particolare, si propone il CNRS di rafforzare la tutela normativa di tali ambienti e, per quanto possibile, la loro acquisizione da parte di un organismo competente.A livello Metropole, sulla base dei dati SRCE perfezionati a margine del progetto SCOT concordato nel novembre 2014, ed escludendo i dati CERS da siti già urbanizzati (strade, habitat, area di attività...), i bacini di silicicoltura rappresentano un'area di 147 ha e corridoi silicicoli un'area di 224 ha. Sono state identificate anche le cosiddette superfici coltivate a silice complementari, che coprono una superficie di 238 ettari. Queste aree complementari, che attualmente non sono mantenute come bacini o corridoi, presentano tuttavia caratteristiche di habitat favorevoli allo sviluppo della fauna e della flora specifiche dell'ambiente di coltivazione della silice. In totale, è poco meno di 600 ha di produzione di silicio nel Métropole, di cui più del 55 % sono sotto controllo pubblico. Tuttavia, dall'analisi dei documenti urbanistici (PLU) emerge che più di 200 ettari di queste aree sono attualmente classificati come "AU" (un urbanizzatore), e più di 100 ha classificati come "N altre vocazioni" (compresi i siti per l'autorizzazione delle attività estrattive).La Métropole propone pertanto di intraprendere un ampio studio dei mezzi di silicicoltura nel suo territorio. Si sta inoltre prendendo in considerazione il ripristino di un sito silicicolo di 200 ettari nei comuni di Bardouville e Anneville-Ambourville. Gli habitat calcarei sono inoltre identificati a livello regionale dalla SRCE come altamente minacciati. Questo è confermato sul territorio della Metropolis. Poco più di 300 ettari sono stati identificati come parte di una partnership avviata dal 2012 con il Conservatoire d'Espaces Naturels in Haute-Normandie. Di questi 300 ha, quasi il 40 % non è gestito e sta gradualmente peggiorando. Questi 128 ha sono l'89 % privati. Questa chiusura dell'ambiente comporta il declino della biodiversità del patrimonio di tutti gli habitat di calcicoltura notevoli. Il Métropole propone inoltre di intervenire a favore del ripristino e della conservazione di questi habitat tipici della Senna. (Italian) / rank
 
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Property / summary: La Métropole Rouen Normandie ha deciso di migliorare la sua attrattività a livello regionale, nazionale e internazionale. Questa attrattività comprende la fornitura di condizioni socioeconomiche favorevoli alle persone e ai lavoratori, nonché ai turisti, ma anche un ambiente e una qualità di vita notevoli. Le aree naturali di qualità contribuiscono direttamente a questo desiderio dichiarato. Per questo è essenziale associare la protezione degli habitat naturali, in particolare le normative (codice ambientale, SRCE, SCOT, PLU/PLU intercommunal a venire, ecc.), la conservazione o il ripristino dei bacini di biodiversità, nonché i corridoi ecologici, che consentono il mantenimento di un buon stato funzionale/ecologico di tali bacini in tutta la metropoli e in relazione ai territori limitrofi.A livello regionale, la SRCE ricorda che l'ambiente di coltivazione della silice, e in particolare i prati silicicoli, sono ambienti molto aperti, ospitando flora e fauna rare e altamente patrimonio. Questi ambienti non sono sviluppati e limitati alle terrazze alluvionali della Senna. Nonostante questa rarità, l'Alta Normandia presenta ancora i migliori ensemble di silicicoltura nel quartiere nord-occidentale della Francia. L'SRCE incoraggia pertanto vivamente tutti gli attori regionali, in particolare gli enti locali e/o i gestori di aree naturali o verdi, a proteggere e gestire gli ultimi prati silicicoli presenti sul territorio. In particolare, si propone il CNRS di rafforzare la tutela normativa di tali ambienti e, per quanto possibile, la loro acquisizione da parte di un organismo competente.A livello Metropole, sulla base dei dati SRCE perfezionati a margine del progetto SCOT concordato nel novembre 2014, ed escludendo i dati CERS da siti già urbanizzati (strade, habitat, area di attività...), i bacini di silicicoltura rappresentano un'area di 147 ha e corridoi silicicoli un'area di 224 ha. Sono state identificate anche le cosiddette superfici coltivate a silice complementari, che coprono una superficie di 238 ettari. Queste aree complementari, che attualmente non sono mantenute come bacini o corridoi, presentano tuttavia caratteristiche di habitat favorevoli allo sviluppo della fauna e della flora specifiche dell'ambiente di coltivazione della silice. In totale, è poco meno di 600 ha di produzione di silicio nel Métropole, di cui più del 55 % sono sotto controllo pubblico. Tuttavia, dall'analisi dei documenti urbanistici (PLU) emerge che più di 200 ettari di queste aree sono attualmente classificati come "AU" (un urbanizzatore), e più di 100 ha classificati come "N altre vocazioni" (compresi i siti per l'autorizzazione delle attività estrattive).La Métropole propone pertanto di intraprendere un ampio studio dei mezzi di silicicoltura nel suo territorio. Si sta inoltre prendendo in considerazione il ripristino di un sito silicicolo di 200 ettari nei comuni di Bardouville e Anneville-Ambourville. Gli habitat calcarei sono inoltre identificati a livello regionale dalla SRCE come altamente minacciati. Questo è confermato sul territorio della Metropolis. Poco più di 300 ettari sono stati identificati come parte di una partnership avviata dal 2012 con il Conservatoire d'Espaces Naturels in Haute-Normandie. Di questi 300 ha, quasi il 40 % non è gestito e sta gradualmente peggiorando. Questi 128 ha sono l'89 % privati. Questa chiusura dell'ambiente comporta il declino della biodiversità del patrimonio di tutti gli habitat di calcicoltura notevoli. Il Métropole propone inoltre di intervenire a favore del ripristino e della conservazione di questi habitat tipici della Senna. (Italian) / qualifier
 
point in time: 13 January 2022
Timestamp+2022-01-13T00:00:00Z
Timezone+00:00
CalendarGregorian
Precision1 day
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Revision as of 07:49, 13 January 2022

Project Q3680921 in France
Language Label Description Also known as
English
HN0002786 — METROPOLIS ROUEN NORMANDIE — KNOWLEDGE AND RESTORATION OF THE SILICICULTURE AND CALCICULTURE COMMUNITIES OF THE METROPOLIS ROUEN NORMANDIE
Project Q3680921 in France

    Statements

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    620,996.00 Euro
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    1,634,200.0 Euro
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    38.0 percent
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    30 June 2022
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    METROPOLE ROUEN NORMANDIE
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    49°26'26.38"N, 1°5'45.06"E
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    76000
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    La Métropole Rouen Normandie a décidé d'améliorer son attractivité au niveau régional, national et international. Cette attractivité suppose notamment d'offrir aux habitants et aux salariés, ainsi qu'aux touristes, des conditions socio- économiques favorables, mais également un cadre et une qualité de vie remarquables. Des espaces naturels de qualité contribuent directement à cette volonté affirmée.Pour cela, il est essentiel d'associer la protection des milieux naturels, notamment réglementaire (code de l'Environnement, SRCE, SCOT, PLU/PLU intercommunal à venir, etc.), et la préservation ou la restauration des réservoirs de biodiversité, ainsi que des corridors écologiques, qui permettent le maintien d'un bon état fonctionnel/écologique de ces réservoirs sur l'ensemble du territoire de la Métropole et en relation avec les territoires limitrophes.A l'échelle régionale, le SRCE rappelle que les milieux silicicoles, et notamment les pelouses silicicoles, constituent des milieux ouverts très particuliers, abritant une flore et une faune rares, hautement patrimoniales. Ces milieux sont peu développés et limités aux terrasses alluviales de la Seine. Malgré cette rareté, la Haute Normandie présente encore les plus beaux ensembles silicicoles du quart Nord-Ouest de la France. Le SRCE incite donc fortement l'ensemble des acteurs régionaux, et notamment les collectivités locales et/ou les gestionnaires d'espaces naturels ou d'espaces verts, à protéger et gérer les dernières pelouses silicicoles du territoire. Il est notamment proposé clans le SRCE de renforcer la protection réglementaire de ces milieux, et clans la mesure du possible, leur acquisition par un organisme compétent.A l'échelle de la Métropole, en s'appuyant sur les données du SRCE affinées à la marge pour le projet de SCOT arrêté en novembre 2014 et en excluant les données SRCE de sites déjà urbanisés (voirie, habitats, zone d'activités...), les réservoirs silicicoles représentent une surface de 147 ha et les corridors silicicoles une surface de 224 ha. Des zones silicicoles dites complémentaires ont également été identifiées, pour une surface de 238 ha. Ces zones complémentaires, non retenues en tant que réservoirs ou corridors à l'heure actuelle, offrent cependant des caractéristiques en matière d'habitat favorable au développement d'une faune et d'une flore propre aux milieux silicicoles. Au total, ce sont donc un peu moins de 600 ha de milieux silicicoles présents sur le territoire de la Métropole, dont plus de 55% sont sous maîtrise publique. Cependant, l'analyse des documents d'urbanisme (PLU) permet de constater que plus de 200 ha de ces espaces sont actuellement classés « AU » (A urbaniser), et plus de 100 ha classés « N autres vocations » (comprenant notamment les sites d'autorisation d'activités d'extraction).La Métropole se propose donc d'engager une vaste étude portant sur les milieux silicicoles de son territoire. Elle envisage également de restaurer un site silicicole de 200 ha sur les communes de Bardouville et d'Anneville-Ambourville.Les milieux calcicoles sont également identifiés au niveau régional par le SRCE comme étant fortement menacés. Cela se confirme sur le territoire de la Métropole. Un peu plus de 300 ha ont été recensés dans le cadre d'un partenariat engagé depuis 2012 avec le Conservatoire d'Espaces Naturels de Haute-Normandie. Parmi ces 300 ha, prés de 40 % sont en situation de non gestion et s'enfrichent peu à peu. Ces 128 ha sont à 89 % privés. Cette fermeture du milieu entraîne le déclin de la biodiversité patrimoniale de l'ensemble des milieux calcicoles remarquables. La Métropole se propose également d'intervenir en faveur de la restauration et de la préservation de ces habitats typiques de la Vallée de Seine. (French)
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    The Métropole Rouen Normandie has decided to improve its attractiveness at regional, national and international level. This attractiveness includes providing people and employees, as well as tourists, with favourable socio-economic conditions, but also a remarkable environment and quality of life. Quality natural areas contribute directly to this stated desire.For this, it is essential to associate the protection of natural habitats, in particular regulations (environmental code, SRCE, SCOT, PLU/PLU intercommunal to come, etc.), and the preservation or restoration of biodiversity reservoirs, as well as ecological corridors, which allow the maintenance of a good functional/ecological status of these reservoirs throughout the metropolis and in relation to the neighbouring territories.At the regional level, the SRCE recalls that the silica-growing environment, and in particular the siliciculture lawns, are very special open environments, home to rare, highly heritage flora and fauna. These environments are undeveloped and limited to the alluvial terraces of the Seine. Despite this rarity, Haute Normandie still presents the finest siliciculture ensembles in the northwest quarter of France. The SRCE therefore strongly encourages all regional actors, in particular local authorities and/or managers of natural areas or green areas, to protect and manage the last siliciculture lawns in the territory. In particular, the CNRS is proposed to strengthen the regulatory protection of these environments, and to the extent possible, their acquisition by a competent body.At the Metropole scale, drawing on the SRCE data refined at the margin for the SCOT project agreed in November 2014, and excluding CERS data from already urbanised sites (roads, habitats, area of activity...), siliciculture reservoirs represent an area of 147 ha and siliciculture corridors an area of 224 ha. So-called complementary silica-growing areas have also been identified, covering an area of 238 ha. These complementary areas, which are not currently retained as reservoirs or corridors, however, offer habitat characteristics conducive to the development of fauna and flora specific to the silica-growing environment. In total, it is a little less than 600 ha of silicon farming in the Métropole, of which more than 55 % are under public control. However, the analysis of urban planning documents (PLU) shows that more than 200 ha of these areas are currently classified as “AU” (A urbaniser), and more than 100 ha classified as “N other vocations” (including sites for the authorisation of extraction activities).The Métropole therefore proposes to undertake a wide-ranging study of the siliciculture media in its territory. It is also considering the restoration of a 200 ha siliciculture site in the municipalities of Bardouville and Anneville-Ambourville. Calcicultural habitats are also identified at regional level by the SRCE as being highly threatened. This is confirmed on the territory of the Metropolis. Just over 300 ha have been identified as part of a partnership initiated since 2012 with the Conservatoire d’Espaces Naturels in Haute-Normandie. Of these 300 ha, almost 40 % are unmanaged and are gradually getting worse. These 128 ha are 89 % private. This closure of the environment results in the decline of the heritage biodiversity of all remarkable calciculture habitats. The Métropole also proposes to intervene in favour of the restoration and preservation of these habitats typical of the Seine Valley. (English)
    18 November 2021
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    Die Métropole Rouen Normandie hat beschlossen, ihre Attraktivität auf regionaler, nationaler und internationaler Ebene zu verbessern. Diese Attraktivität setzt u. a. voraus, dass den Einwohnern und Arbeitnehmern sowie den Touristen günstige sozioökonomische Bedingungen geboten werden, aber auch ein hervorragender Rahmen und eine hervorragende Lebensqualität. Qualitativ hochwertige Naturräume tragen direkt zu diesem erklärten Willen bei.Zu diesem Zweck ist es von entscheidender Bedeutung, den Schutz der natürlichen Umwelt, insbesondere der Vorschriften (Umweltkodex, SRCE, SCOT, künftiger interkommunaler PLU/PLU usw.), mit der Erhaltung oder Wiederherstellung der Reservoirs der Artenvielfalt sowie der ökologischen Korridore zu verbinden, die die Aufrechterhaltung eines guten funktionalen/ökologischen Zustands dieser Reservoirs im gesamten Gebiet der Metropole und in Bezug auf die angrenzenden Gebiete ermöglichen.Auf regionaler Ebene das SRCE erinnert daran, dass die Kieselgebiete, insbesondere die Kieselwiesen, sehr besondere offene Umgebungen darstellen, die eine seltene, hochkulturelle Flora und Fauna enthalten. Diese Umgebungen sind wenig entwickelt und beschränkt sich auf die Alluvialterrassen der Seine. Trotz dieser Seltenheit präsentiert die Haute Normandie immer noch die schönsten Siliziumkomplexe im Nordwesten Frankreichs. Das SRCE fordert daher alle regionalen Akteure, insbesondere die lokalen Gebietskörperschaften und/oder die Betreiber von Natur- oder Grünflächen, nachdrücklich dazu auf, die letzten Kieselwiesen des Gebiets zu schützen und zu verwalten. Im Rahmen des SRCE wird u. a. vorgeschlagen, den ordnungspolitischen Schutz dieser Umweltbereiche zu verstärken und so weit wie möglich durch eine zuständige Stelle zu erwerben.Auf der Ebene der Métropole werden auf der Grundlage der SRCE-Daten, die für das im November 2014 beschlossene SCOT-Projekt am Rande verfeinert wurden, und unter Ausschluss der SRCE-Daten für bereits besiedelte Gebiete (z. B. Habitate, Gewerbegebiete...) die Kieselsäurereservoirs eine Fläche von 147 ha und die Kieselsäurekorridore eine Fläche von 224 ha umfassen. Es wurden auch sogenannte ergänzende Kieselsäuregebiete mit einer Fläche von 238 ha ausgewiesen. Diese ergänzenden Gebiete, die derzeit nicht als Reservoirs oder Korridore ausgewiesen sind, bieten jedoch Habitatmerkmale, die für die Entwicklung einer kieselhaltigen Tier- und Pflanzenwelt förderlich sind. Insgesamt sind es also knapp 600 ha Kieselsäure auf dem Gebiet der Métropole, von denen mehr als 55 % unter staatlicher Kontrolle sind. Aus der Analyse der städtebaulichen Dokumente (PLU) ergibt sich jedoch, dass derzeit mehr als 200 ha dieser Räume als „AU“ (zu urbanisieren) und mehr als 100 ha als „N-andere Zwecke“ eingestuft werden (einschließlich Standorten für die Genehmigung von Bergbautätigkeiten).Die Métropole beabsichtigt daher, eine umfassende Studie über die Kieselsäureumgebungen ihres Gebiets durchzuführen. Darüber hinaus plant sie die Wiederherstellung eines 200 ha großen Kieselsäureanbaugebiets in den Gemeinden Bardouville und Anneville-Ambourville. Dies bestätigt sich auf dem Territorium der Metropole. Etwas mehr als 300 ha wurden im Rahmen einer seit 2012 begonnenen Partnerschaft mit dem Conservatoire d’Espaces Naturels de Haute-Normandie ermittelt. Von diesen 300 ha sind fast 40 % unwirtschaftlich und flüchten nach und nach. Diese 128 ha sind zu 89 % privat. Diese Schließung der Umwelt führt zu einem Rückgang der Artenvielfalt des Kulturerbes in allen bemerkenswerten Kalkfeldern. Die Métropole beabsichtigt auch, sich für die Wiederherstellung und Erhaltung dieser typischen Lebensräume des Seinetals einzusetzen. (German)
    1 December 2021
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    De Métropole Rouen Normandie heeft besloten om zijn aantrekkelijkheid op regionaal, nationaal en internationaal niveau te verbeteren. Deze aantrekkelijkheid houdt in dat mensen en werknemers, evenals toeristen, gunstige sociaal-economische omstandigheden krijgen, maar ook een opmerkelijke omgeving en kwaliteit van leven. Natuurgebieden van hoge kwaliteit dragen rechtstreeks bij aan deze wens. Hiervoor is het van essentieel belang dat de bescherming van natuurlijke habitats wordt geassocieerd, met name voorschriften (milieucode, SRCE, SCOT, PLU/PLU-intercommunal to come, enz.) en het behoud of het herstel van biodiversiteitsreservoirs, evenals ecologische corridors, die het mogelijk maken een goede functionele/ecologische toestand van deze reservoirs in de hele metropool en ten opzichte van de naburige gebieden te behouden.Op regionaal niveau herinnert de SRCE eraan dat de kiezelzuurbouwomgeving, en met name de silicicultuur gazons, zeer speciale open omgevingen zijn, waar zeldzame, zeer erfgoedflora en fauna wonen. Deze omgevingen zijn onontwikkeld en beperkt tot de alluviale terrassen van de Seine. Ondanks deze zeldzaamheid presenteert Haute Normandie nog steeds de mooiste silicicultuurensembles in het noordwesten van Frankrijk. De SRCE moedigt daarom alle regionale actoren, met name lokale overheden en/of beheerders van natuurgebieden of groene gebieden, sterk aan om de laatste silicicultuur gazons op het grondgebied te beschermen en te beheren. Het CNRS wordt met name voorgesteld om de wettelijke bescherming van deze omgevingen te versterken en, voor zover mogelijk, de verwerving ervan door een bevoegde instantie te versterken.Op de schaal van Metropole, op basis van de SRCE-gegevens die zijn verfijnd in de marge van het SCOT-project dat in november 2014 is overeengekomen, en met uitsluiting van CERS-gegevens van reeds verstedelijkte gebieden (wegen, habitats, activiteitengebied...), vertegenwoordigen silicicultuurreservoirs een gebied van 147 ha en silicicultuurcorridors met een oppervlakte van 224 ha. Ook zijn zogenaamde complementaire silicateeltgebieden aangewezen, die een oppervlakte van 238 ha beslaan. Deze complementaire gebieden, die momenteel niet als reservoirs of corridors worden aangehouden, hebben echter habitatkenmerken die bevorderlijk zijn voor de ontwikkeling van fauna en flora die specifiek zijn voor het kiezelzuurhoudende milieu. In totaal is het een beetje minder dan 600 ha siliciumteelt in de Métropole, waarvan meer dan 55 % onder overheidstoezicht staat. Uit de analyse van stedenbouwdocumenten (PLU) blijkt echter dat meer dan 200 ha van deze gebieden momenteel als „AU” (een verstedelijker) zijn ingedeeld en meer dan 100 ha zijn ingedeeld als „N other vocations” (met inbegrip van locaties voor het verlenen van vergunningen voor winningsactiviteiten).De Métropole stelt daarom voor om een uitgebreide studie van de silicicultuurmedia op zijn grondgebied uit te voeren. Ook overweegt zij de restauratie van een 200 ha silicicultuurgebied in de gemeenten Bardouville en Anneville-Ambourville. Ook wordt door de SRCE op regionaal niveau bepaald dat de Calciculturele habitats zeer bedreigd zijn. Dit wordt bevestigd op het grondgebied van de Metropolis. Iets meer dan 300 ha is geïdentificeerd als onderdeel van een partnerschap dat sinds 2012 is gestart met het Conservatorium d’Espaces Naturels in Haute-Normandie. Van deze 300 ha is bijna 40 % onbeheerd en wordt het geleidelijk slechter. Deze 128 ha zijn 89 % privé. Deze sluiting van het milieu leidt tot een achteruitgang van de erfgoedbiodiversiteit van alle opmerkelijke calcicultuurhabitats. De Métropole stelt ook voor in te grijpen voor het herstel en het behoud van deze habitats die kenmerkend zijn voor de Seinevallei. (Dutch)
    6 December 2021
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    La Métropole Rouen Normandie ha deciso di migliorare la sua attrattività a livello regionale, nazionale e internazionale. Questa attrattività comprende la fornitura di condizioni socioeconomiche favorevoli alle persone e ai lavoratori, nonché ai turisti, ma anche un ambiente e una qualità di vita notevoli. Le aree naturali di qualità contribuiscono direttamente a questo desiderio dichiarato. Per questo è essenziale associare la protezione degli habitat naturali, in particolare le normative (codice ambientale, SRCE, SCOT, PLU/PLU intercommunal a venire, ecc.), la conservazione o il ripristino dei bacini di biodiversità, nonché i corridoi ecologici, che consentono il mantenimento di un buon stato funzionale/ecologico di tali bacini in tutta la metropoli e in relazione ai territori limitrofi.A livello regionale, la SRCE ricorda che l'ambiente di coltivazione della silice, e in particolare i prati silicicoli, sono ambienti molto aperti, ospitando flora e fauna rare e altamente patrimonio. Questi ambienti non sono sviluppati e limitati alle terrazze alluvionali della Senna. Nonostante questa rarità, l'Alta Normandia presenta ancora i migliori ensemble di silicicoltura nel quartiere nord-occidentale della Francia. L'SRCE incoraggia pertanto vivamente tutti gli attori regionali, in particolare gli enti locali e/o i gestori di aree naturali o verdi, a proteggere e gestire gli ultimi prati silicicoli presenti sul territorio. In particolare, si propone il CNRS di rafforzare la tutela normativa di tali ambienti e, per quanto possibile, la loro acquisizione da parte di un organismo competente.A livello Metropole, sulla base dei dati SRCE perfezionati a margine del progetto SCOT concordato nel novembre 2014, ed escludendo i dati CERS da siti già urbanizzati (strade, habitat, area di attività...), i bacini di silicicoltura rappresentano un'area di 147 ha e corridoi silicicoli un'area di 224 ha. Sono state identificate anche le cosiddette superfici coltivate a silice complementari, che coprono una superficie di 238 ettari. Queste aree complementari, che attualmente non sono mantenute come bacini o corridoi, presentano tuttavia caratteristiche di habitat favorevoli allo sviluppo della fauna e della flora specifiche dell'ambiente di coltivazione della silice. In totale, è poco meno di 600 ha di produzione di silicio nel Métropole, di cui più del 55 % sono sotto controllo pubblico. Tuttavia, dall'analisi dei documenti urbanistici (PLU) emerge che più di 200 ettari di queste aree sono attualmente classificati come "AU" (un urbanizzatore), e più di 100 ha classificati come "N altre vocazioni" (compresi i siti per l'autorizzazione delle attività estrattive).La Métropole propone pertanto di intraprendere un ampio studio dei mezzi di silicicoltura nel suo territorio. Si sta inoltre prendendo in considerazione il ripristino di un sito silicicolo di 200 ettari nei comuni di Bardouville e Anneville-Ambourville. Gli habitat calcarei sono inoltre identificati a livello regionale dalla SRCE come altamente minacciati. Questo è confermato sul territorio della Metropolis. Poco più di 300 ettari sono stati identificati come parte di una partnership avviata dal 2012 con il Conservatoire d'Espaces Naturels in Haute-Normandie. Di questi 300 ha, quasi il 40 % non è gestito e sta gradualmente peggiorando. Questi 128 ha sono l'89 % privati. Questa chiusura dell'ambiente comporta il declino della biodiversità del patrimonio di tutti gli habitat di calcicoltura notevoli. Il Métropole propone inoltre di intervenire a favore del ripristino e della conservazione di questi habitat tipici della Senna. (Italian)
    13 January 2022
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    Identifiers

    17P04865
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