ERDF — ISPA-E — REACT PROJECT (Q3680231): Difference between revisions

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FESR — ISPA-E — PROGETTO DI REAZIONE
Property / summary
 
Le proprietà uniche delle materie plastiche spiegano l'entità del loro utilizzo negli imballaggi alimentari. Sono leggere, garantendo costi di trasporto più bassi e minori emissioni di CO2. Sono trasparenti e personalizzabili, offrendo opportunità di marketing impareggiabili. Ma soprattutto, a causa del loro effetto barriera, proteggono gli alimenti dall'ossigeno e dall'acqua, che possono rapidamente alterarne la qualità o addirittura renderli pericolosi per il consumo. L'uso della plastica negli imballaggi ha quindi svolto un ruolo importante nella riduzione degli sprechi alimentari, nel contenimento dei problemi di salute legati al commercio alimentare e nella lotta contro la carestia e la malnutrizione. L'industria degli imballaggi, che è stata vittima del suo successo, consuma quasi il 40 % delle materie plastiche, la maggior parte delle quali utilizzate per gli imballaggi alimentari. In Francia, ogni anno vengono utilizzate e immesse sul mercato oltre 1 milione di tonnellate di plastica negli imballaggi per uso domestico e alimentare. Purtroppo, gran parte di queste materie plastiche sono utilizzate solo per la loro funzione iniziale (ad esempio vassoio per prosciutto) e non sono riutilizzate o riciclate. Ad esempio, il 44 % dei rifiuti di plastica francesi è incenerito e il 34 % è sepolto in discarica. Solo il 22 % è riciclato, principalmente bottiglie in PET. Il basso tasso di riciclaggio di questi prodotti di consumo è legato al fatto che solo le plastiche isolate dagli altri sono riciclabili. Ad esempio, un paio di per cento in massa di PP in un volume di PET rendono impossibile riciclare il PET. Per questo motivo una selezione efficiente della plastica per uso domestico è essenziale per garantire la catena del valore di questi materiali. Una seconda alternativa al riciclaggio è l'uso di imballaggi biodegradabili, anche compostabili per applicazioni di breve durata, nel concetto di economia circolare e con la possibilità di superare la difficoltà degli imballaggi multistrato. Ad oggi non esiste un imballaggio alimentare riciclabile o compostabile efficiente. È quindi urgente, nell'interesse dello sviluppo sostenibile, progettare materiali di imballaggio alimentari eco-responsabili riciclabili o compostabili, o entrambi. La regione Normandia, con la presenza di attori accademici e industriali che coprono l'intera catena del valore interessata (formulazione e composizione di nuovi materiali, realizzazione di prodotti manifatturieri, riciclaggio e/o compostaggio), appare nella posizione ideale per sviluppare questo nuovo settore di occupazione, migliorando nel contempo la progettazione ecocompatibile dei prodotti e la gestione sostenibile delle materie prime. Le attuali sfide sociali, come la scarsità di risorse e la gestione del fine vita dei materiali, devono fare dello sviluppo di materiali da fonti rinnovabili una priorità di ricerca prioritaria al centro delle questioni territoriali per le transizioni e lo sviluppo sostenibile.Il progetto REACT riunisce un produttore di imballaggi (B+K), un fornitore di tecnologie (politecniche), tre laboratori di ricerca (UniRouen PBS), UniLaSalle UTA e ISPA, un centro tecnico (IPC) e un CRT (Praxens). Il progetto porterà alla creazione di 10 posti di lavoro diretti dalla fine del progetto e di diverse decine nell'orizzonte 3/5 anni. REACT sarà un progetto pilota per la creazione di un settore regionale da duplicare a livello nazionale/europeo. La duplicazione del settore normanno a livello nazionale può portare a una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 1,7 Mt all'anno. (Italian)
Property / summary: Le proprietà uniche delle materie plastiche spiegano l'entità del loro utilizzo negli imballaggi alimentari. Sono leggere, garantendo costi di trasporto più bassi e minori emissioni di CO2. Sono trasparenti e personalizzabili, offrendo opportunità di marketing impareggiabili. Ma soprattutto, a causa del loro effetto barriera, proteggono gli alimenti dall'ossigeno e dall'acqua, che possono rapidamente alterarne la qualità o addirittura renderli pericolosi per il consumo. L'uso della plastica negli imballaggi ha quindi svolto un ruolo importante nella riduzione degli sprechi alimentari, nel contenimento dei problemi di salute legati al commercio alimentare e nella lotta contro la carestia e la malnutrizione. L'industria degli imballaggi, che è stata vittima del suo successo, consuma quasi il 40 % delle materie plastiche, la maggior parte delle quali utilizzate per gli imballaggi alimentari. In Francia, ogni anno vengono utilizzate e immesse sul mercato oltre 1 milione di tonnellate di plastica negli imballaggi per uso domestico e alimentare. Purtroppo, gran parte di queste materie plastiche sono utilizzate solo per la loro funzione iniziale (ad esempio vassoio per prosciutto) e non sono riutilizzate o riciclate. Ad esempio, il 44 % dei rifiuti di plastica francesi è incenerito e il 34 % è sepolto in discarica. Solo il 22 % è riciclato, principalmente bottiglie in PET. Il basso tasso di riciclaggio di questi prodotti di consumo è legato al fatto che solo le plastiche isolate dagli altri sono riciclabili. Ad esempio, un paio di per cento in massa di PP in un volume di PET rendono impossibile riciclare il PET. Per questo motivo una selezione efficiente della plastica per uso domestico è essenziale per garantire la catena del valore di questi materiali. Una seconda alternativa al riciclaggio è l'uso di imballaggi biodegradabili, anche compostabili per applicazioni di breve durata, nel concetto di economia circolare e con la possibilità di superare la difficoltà degli imballaggi multistrato. Ad oggi non esiste un imballaggio alimentare riciclabile o compostabile efficiente. È quindi urgente, nell'interesse dello sviluppo sostenibile, progettare materiali di imballaggio alimentari eco-responsabili riciclabili o compostabili, o entrambi. La regione Normandia, con la presenza di attori accademici e industriali che coprono l'intera catena del valore interessata (formulazione e composizione di nuovi materiali, realizzazione di prodotti manifatturieri, riciclaggio e/o compostaggio), appare nella posizione ideale per sviluppare questo nuovo settore di occupazione, migliorando nel contempo la progettazione ecocompatibile dei prodotti e la gestione sostenibile delle materie prime. Le attuali sfide sociali, come la scarsità di risorse e la gestione del fine vita dei materiali, devono fare dello sviluppo di materiali da fonti rinnovabili una priorità di ricerca prioritaria al centro delle questioni territoriali per le transizioni e lo sviluppo sostenibile.Il progetto REACT riunisce un produttore di imballaggi (B+K), un fornitore di tecnologie (politecniche), tre laboratori di ricerca (UniRouen PBS), UniLaSalle UTA e ISPA, un centro tecnico (IPC) e un CRT (Praxens). Il progetto porterà alla creazione di 10 posti di lavoro diretti dalla fine del progetto e di diverse decine nell'orizzonte 3/5 anni. REACT sarà un progetto pilota per la creazione di un settore regionale da duplicare a livello nazionale/europeo. La duplicazione del settore normanno a livello nazionale può portare a una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 1,7 Mt all'anno. (Italian) / rank
 
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Property / summary: Le proprietà uniche delle materie plastiche spiegano l'entità del loro utilizzo negli imballaggi alimentari. Sono leggere, garantendo costi di trasporto più bassi e minori emissioni di CO2. Sono trasparenti e personalizzabili, offrendo opportunità di marketing impareggiabili. Ma soprattutto, a causa del loro effetto barriera, proteggono gli alimenti dall'ossigeno e dall'acqua, che possono rapidamente alterarne la qualità o addirittura renderli pericolosi per il consumo. L'uso della plastica negli imballaggi ha quindi svolto un ruolo importante nella riduzione degli sprechi alimentari, nel contenimento dei problemi di salute legati al commercio alimentare e nella lotta contro la carestia e la malnutrizione. L'industria degli imballaggi, che è stata vittima del suo successo, consuma quasi il 40 % delle materie plastiche, la maggior parte delle quali utilizzate per gli imballaggi alimentari. In Francia, ogni anno vengono utilizzate e immesse sul mercato oltre 1 milione di tonnellate di plastica negli imballaggi per uso domestico e alimentare. Purtroppo, gran parte di queste materie plastiche sono utilizzate solo per la loro funzione iniziale (ad esempio vassoio per prosciutto) e non sono riutilizzate o riciclate. Ad esempio, il 44 % dei rifiuti di plastica francesi è incenerito e il 34 % è sepolto in discarica. Solo il 22 % è riciclato, principalmente bottiglie in PET. Il basso tasso di riciclaggio di questi prodotti di consumo è legato al fatto che solo le plastiche isolate dagli altri sono riciclabili. Ad esempio, un paio di per cento in massa di PP in un volume di PET rendono impossibile riciclare il PET. Per questo motivo una selezione efficiente della plastica per uso domestico è essenziale per garantire la catena del valore di questi materiali. Una seconda alternativa al riciclaggio è l'uso di imballaggi biodegradabili, anche compostabili per applicazioni di breve durata, nel concetto di economia circolare e con la possibilità di superare la difficoltà degli imballaggi multistrato. Ad oggi non esiste un imballaggio alimentare riciclabile o compostabile efficiente. È quindi urgente, nell'interesse dello sviluppo sostenibile, progettare materiali di imballaggio alimentari eco-responsabili riciclabili o compostabili, o entrambi. La regione Normandia, con la presenza di attori accademici e industriali che coprono l'intera catena del valore interessata (formulazione e composizione di nuovi materiali, realizzazione di prodotti manifatturieri, riciclaggio e/o compostaggio), appare nella posizione ideale per sviluppare questo nuovo settore di occupazione, migliorando nel contempo la progettazione ecocompatibile dei prodotti e la gestione sostenibile delle materie prime. Le attuali sfide sociali, come la scarsità di risorse e la gestione del fine vita dei materiali, devono fare dello sviluppo di materiali da fonti rinnovabili una priorità di ricerca prioritaria al centro delle questioni territoriali per le transizioni e lo sviluppo sostenibile.Il progetto REACT riunisce un produttore di imballaggi (B+K), un fornitore di tecnologie (politecniche), tre laboratori di ricerca (UniRouen PBS), UniLaSalle UTA e ISPA, un centro tecnico (IPC) e un CRT (Praxens). Il progetto porterà alla creazione di 10 posti di lavoro diretti dalla fine del progetto e di diverse decine nell'orizzonte 3/5 anni. REACT sarà un progetto pilota per la creazione di un settore regionale da duplicare a livello nazionale/europeo. La duplicazione del settore normanno a livello nazionale può portare a una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 1,7 Mt all'anno. (Italian) / qualifier
 
point in time: 13 January 2022
Timestamp+2022-01-13T00:00:00Z
Timezone+00:00
CalendarGregorian
Precision1 day
Before0
After0

Revision as of 07:42, 13 January 2022

Project Q3680231 in France
Language Label Description Also known as
English
ERDF — ISPA-E — REACT PROJECT
Project Q3680231 in France

    Statements

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    197,579.60 Euro
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    493,949.0 Euro
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    40.0 percent
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    1 June 2019
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    30 December 2022
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    ISPA ENTREPRISES
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    48°27'26.96"N, 0°5'49.78"E
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    61250
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    Les propriétés uniques des matières plastiques expliquent l'ampleur de leur usage dans l'emballage alimentaire. Elles sont légères, ce qui assure un coût de transport réduit et des émissions de CO2 moindres. Elles sont transparentes et formables à façon, ce qui offre des opportunités de marketing inégalées. Mais surtout, de par leur effet barrière, elles protègent les aliments de l'oxygène et de l'eau qui peuvent altérer rapidement leur qualité voire les rendre dangereux pour la consommation. L'usage du plastique dans l'emballage a ainsi largement contribué à réduire le gâchis alimentaire, à endiguer les problèmes sanitaires relatifs au commerce de nourriture et à lutter contre la famine et la malnutrition.L'industrie de l'emballage, victime de son succès, consomme près de 40% des matières plastiques dont la majorité est utilisée pour l'emballage alimentaire. En France, chaque année, plus d'un million de tonnes de matières plastiques sont utilisées et mises sur le marché dans le cadre de l'emballage ménager et alimentaire. Malheureusement, une grande partie de ces plastiques ne sert que pour leur fonction initiale (ex. barquette de jambon) et n'est ni réutilisée, ni recyclée. Ainsi, 44% des déchets plastiques français sont incinérés, et 34% sont enfouis en décharge. Seuls 22% sont recyclés, dont principalement des bouteilles en PET.Le faible taux de recyclage de ces produits de consommation est lié au fait que seuls les plastiques isolés des autres sont recyclables. Par exemple, quelques pourcents en masse de PP dans un volume de PET rend impossible le recyclage de ce dernier. C'est pourquoi un tri efficace des plastiques ménagers est indispensable pour assurer la chaîne de valeur de ces matières. Or, la vaste majorité des emballages plastiques consistent en des multicouches co-extrudés ou laminés faisant appel à différents types de résine, apportant chacune une ou plusieurs propriétés spécifiques.Parallèlement au recyclage, une seconde alternative au traitement des déchets plastiques est l'utilisation d'emballages biodégradables, voire compostables pour les applications à durée de vie courte, dans le concept d'Economie Circulaire et avec l'opportunité de saffranchir de la difficulté relative à la nature multimatériaux des emballages multicouches.A ce jour, il n'existe pas d'emballage alimentaire performant recyclable ou compostable. Il est donc urgent, dans un souci de développement durable, de concevoir des matériaux d'emballage alimentaire éco-responsables qui soient recyclables ou compostables, voire les deux à la fois.La région Normandie, forte de la présence d'acteurs académiques et industriels couvrant l'ensemble de la chaîne de valeur concernée (formulation et compoundage de nouveaux matériaux, mise en uvre de produits manufacturés, recyclage et/ou compostage), apparaît idéalement placée pour développer cette nouvelle filière créatrice d'emplois, tout en améliorant l'éco-conception des produits et la gestion durable des matières premières. Les défis sociétaux actuels, que sont la raréfaction des ressources et la gestion de fin de vie des matériaux, doivent en effet faire du développement de matériaux issus de ressources renouvelables un axe de recherche prioritaire au cur des enjeux territoriaux pour les transitions et le développement durable.Le projet REACT réunit un fabricant d'emballages (B+K), un fournisseur de technologies (Polytechs), trois laboratoires de recherche (UniRouen PBS), UniLaSalle UTA et ISPA), un centre technique (IPC) et un CRT (Praxens).Le projet conduira à la création de 10 emplois directs dès la fin du projet et plusieurs dizaines à l'horizon 3/5 ans. REACT sera un projet pilote pour la création d'une filière régionale vouée à être dupliquée à l'échelle nationale/européenne. La duplication de la filière normande à l'échelle nationale pourra conduire à une réduction des émissions de CO2 de l'ordre de 1,7 Mt par an. (French)
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    The unique properties of plastics explain the extent of their use in food packaging. They are light, ensuring lower transport costs and lower CO2 emissions. They are transparent and custom-formable, offering unparalleled marketing opportunities. But above all, because of their barrier effect, they protect foods from oxygen and water, which can quickly alter their quality or even make them unsafe for consumption. The use of plastic in packaging has thus played a major role in reducing food waste, curbing health problems related to the food trade and combating famine and malnutrition.The packaging industry, which has been the victim of its success, consumes nearly 40 % of plastics, the majority of which are used for food packaging. In France, more than 1 million tonnes of plastics are used and placed on the market in household and food packaging every year. Unfortunately, much of these plastics are used only for their initial function (e.g. ham tray) and are not reused or recycled. For example, 44 % of French plastic waste is incinerated, and 34 % is buried in landfill. Only 22 % are recycled, mainly PET bottles.The low recycling rate of these consumer products is linked to the fact that only plastics isolated from others are recyclable. For example, a few percent by mass of PP in a PET volume makes it impossible to recycle PET. This is why efficient sorting of household plastics is essential to ensure the value chain of these materials. However, the vast majority of plastic packaging consists of co-extruded or laminated multilayers using different types of resin, each providing one or more specific properties. A second alternative to recycling is the use of biodegradable, even compostable packaging for short-lived applications, in the concept of the Circular Economy and with the opportunity to overcome the difficulty of multi-layer packaging.To date, there is no efficient recyclable or compostable food packaging. It is therefore urgent, in the interests of sustainable development, to design eco-responsible food packaging materials that are recyclable or compostable, or both.The Normandy region, with the presence of academic and industrial actors covering the entire value chain concerned (formulation and compounding of new materials, implementation of manufactured products, recycling and/or composting), appears ideally placed to develop this new sector of jobs, while improving the eco-design of products and the sustainable management of raw materials. The current societal challenges, such as the scarcity of resources and the management of the end-of-life of materials, must make the development of materials from renewable resources a priority research priority at the heart of territorial issues for transitions and sustainable development.The REACT project brings together a packaging manufacturer (B+K), a technology supplier (Polytechs), three research laboratories (UniRouen PBS), UniLaSalle UTA and ISPA, a technical centre (IPC) and a CRT (Praxens).The project will lead to the creation of 10 direct jobs from the end of the project and several tens over the horizon 3/5 years. REACT will be a pilot project for the creation of a regional sector to be duplicated at national/European level. The duplication of the Norman sector at national level may lead to a reduction in CO2 emissions of around 1.7 Mt per year. (English)
    18 November 2021
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    Die einzigartigen Eigenschaften von Kunststoffen erklären den Umfang ihrer Verwendung in Lebensmittelverpackungen. Sie sind leicht, was zu geringeren Transportkosten und geringeren CO2-Emissionen führt. Sie sind transparent und formbar, was unübertroffene Marketingmöglichkeiten bietet. Vor allem aber schützen sie Lebensmittel durch ihre Barrierewirkung vor Sauerstoff und Wasser, die ihre Qualität schnell verändern oder sogar für den Verzehr gefährlich machen können. Die Verwendung von Kunststoffen in Verpackungen hat somit wesentlich dazu beigetragen, Lebensmittelverschwendung zu verringern, gesundheitliche Probleme im Zusammenhang mit dem Lebensmittelhandel einzudämmen und Hunger und Unterernährung zu bekämpfen. Die Verpackungsindustrie, die Opfer ihres Erfolgs ist, verbraucht fast 40 % der Kunststoffe, von denen die meisten für Lebensmittelverpackungen verwendet werden. In Frankreich werden jährlich mehr als eine Million Tonnen Kunststoffe im Rahmen von Haushalts- und Lebensmittelverpackungen verwendet und in Verkehr gebracht. Leider wird ein Großteil dieser Kunststoffe nur für ihre ursprüngliche Funktion (z. B. Schinkenschale) verwendet und weder wiederverwendet noch recycelt. So werden 44 % der französischen Kunststoffabfälle verbrannt und 34 % auf Deponien vergraben. Nur 22 % werden recycelt, hauptsächlich PET-Flaschen.Die geringe Recyclingquote dieser Konsumgüter ist darauf zurückzuführen, dass nur isolierte Kunststoffe wiederverwertbar sind. Zum Beispiel macht es einige Massenprozent PP in einem PET-Volumen unmöglich, letzteres wiederzuverwerten. Deshalb ist eine effiziente Sortierung von Haushaltskunststoffen unerlässlich, um die Wertschöpfungskette dieser Materialien zu gewährleisten. Die überwiegende Mehrheit der Kunststoffverpackungen besteht jedoch aus Co-extrudierten oder laminierten Mehrschichten mit unterschiedlichen Harztypen, die jeweils eine oder mehrere spezifische Eigenschaften aufweisen.Gleichzeitig ist eine zweite Alternative zur Behandlung von Kunststoffabfällen die Verwendung biologisch abbaubarer oder sogar kompostierbarer Verpackungen für Anwendungen mit kurzer Lebensdauer, im Konzept der Kreislaufwirtschaft und mit der Möglichkeit, die Schwierigkeiten im Zusammenhang mit der Multimaterialität von Mehrschichtverpackungen zu beseitigen. Bisher gibt es keine recyclebare oder kompostierbare Lebensmittelverpackung. Im Interesse einer nachhaltigen Entwicklung ist es daher dringend erforderlich, umweltverträgliche Lebensmittelverpackungsmaterialien zu entwickeln, die recycelbar oder kompostierbar oder beides sind.Die Region Normandie ist mit der Präsenz von akademischen und industriellen Akteuren, die die gesamte betreffende Wertschöpfungskette abdecken (Formulierung und Kompostierung neuer Materialien, Herstellung von Fertigerzeugnissen, Recycling und/oder Kompostierung), ideal positioniert, um diese neue arbeitsplatzschaffende Branche zu entwickeln und gleichzeitig das Ökodesign der Produkte und die nachhaltige Bewirtschaftung der Rohstoffe zu verbessern. Angesichts der aktuellen gesellschaftlichen Herausforderungen, nämlich Ressourcenknappheit und Material-End-Management, muss die Entwicklung von Materialien aus erneuerbaren Ressourcen zu einem vorrangigen Forschungsschwerpunkt für die territorialen Herausforderungen für Übergänge und nachhaltige Entwicklung werden.Das REACT-Projekt vereint einen Verpackungshersteller (B+K), einen Technologielieferant (Polytechs), drei Forschungslabors (UniRouen PBS), UniLaSalle UTA und ISPA, ein technisches Zentrum (IPC) und ein CRT (Praxens).Das Projekt wird zur Schaffung von 10 direkten Arbeitsplätzen nach Abschluss des Projekts und mehrere Dutzend bis zu 3/5 Jahren führen. REACT wird ein Pilotprojekt zur Schaffung einer regionalen Branche sein, die auf nationaler/europäischer Ebene dupliziert werden soll. Die Verdoppelung der normannischen Industrie auf nationaler Ebene kann zu einer Verringerung der CO2-Emissionen um 1,7 Mio. t pro Jahr führen. (German)
    1 December 2021
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    De unieke eigenschappen van kunststoffen verklaren de omvang van het gebruik ervan in voedselverpakkingen. Ze zijn licht, zorgen voor lagere vervoerskosten en lagere CO2-uitstoot. Ze zijn transparant en op maat vormbaar en bieden ongeëvenaarde marketingmogelijkheden. Maar vooral, vanwege hun barrière-effect, beschermen ze voedingsmiddelen tegen zuurstof en water, die hun kwaliteit snel kunnen veranderen of zelfs onveilig kunnen maken voor consumptie. Het gebruik van plastic in verpakkingen heeft dus een belangrijke rol gespeeld bij het terugdringen van voedselverspilling, het beperken van gezondheidsproblemen in verband met de voedselhandel en de bestrijding van hongersnood en ondervoeding.De verpakkingsindustrie, die het slachtoffer is geworden van haar succes, verbruikt bijna 40 % van de kunststoffen, waarvan de meeste worden gebruikt voor voedselverpakkingen. In Frankrijk wordt jaarlijks meer dan 1 miljoen ton plastic gebruikt en in de handel gebracht in huishoudelijke en levensmiddelenverpakkingen. Helaas worden veel van deze kunststoffen alleen gebruikt voor hun oorspronkelijke functie (bv. hambak) en worden ze niet hergebruikt of gerecycled. Zo wordt 44 % van het Franse plastic afval verbrand en wordt 34 % op stortplaatsen begraven. Slechts 22 % wordt gerecycled, voornamelijk PET-flessen. Het lage recyclingpercentage van deze consumentenproducten houdt verband met het feit dat alleen kunststoffen die geïsoleerd zijn van andere producten recyclebaar zijn. Een paar massaprocenten PP in een PET-volume maakt het bijvoorbeeld onmogelijk om PET te recyclen. Daarom is efficiënte sortering van huishoudelijke kunststoffen essentieel om de waardeketen van deze materialen te waarborgen. De overgrote meerderheid van plastic verpakkingen bestaat echter uit geco-extrudeerde of gelamineerde meerlagen met verschillende soorten hars, elk met één of meer specifieke eigenschappen. Een tweede alternatief voor recycling is het gebruik van biologisch afbreekbare, zelfs composteerbare verpakkingen voor kortstondige toepassingen, in het concept van de circulaire economie en met de mogelijkheid om de moeilijkheid van meerlagige verpakkingen te overwinnen. Tot op heden is er geen efficiënte recycleerbare of composteerbare voedselverpakkingen. Daarom is het in het belang van duurzame ontwikkeling dringend noodzakelijk om ecologisch verantwoord verpakkingsmateriaal voor levensmiddelen te ontwerpen dat recycleerbaar of composteerbaar is, of beide.De Normandische regio, met de aanwezigheid van academische en industriële actoren die de hele betrokken waardeketen bestrijken (formulering en samenstelling van nieuwe materialen, implementatie van vervaardigde producten, recycling en/of compostering), lijkt ideaal geplaatst om deze nieuwe sector van banen te ontwikkelen en tegelijkertijd het ecologisch ontwerp van producten en het duurzame beheer van grondstoffen te verbeteren. De huidige maatschappelijke uitdagingen, zoals de schaarste aan hulpbronnen en het beheer van het einde van de levensduur van materialen, moeten de ontwikkeling van materialen uit hernieuwbare bronnen tot een prioritaire onderzoeksprioriteit maken in territoriale kwesties voor transities en duurzame ontwikkeling.Het REACT-project brengt een verpakkingsfabrikant (B+K), een technologieleverancier (polytechs), drie onderzoekslaboratoria (UniRouen PBS), UniLaSalle UTA en ISPA, een technisch centrum (IPC) en een CRT (Praxens) samen. Het project zal leiden tot het creëren van 10 directe banen vanaf het einde van het project en enkele tientallen over de horizon 3/5 jaar. React zal een proefproject zijn voor de oprichting van een regionale sector die op nationaal/Europees niveau moet worden gedupliceerd. De overlapping van de Normandische sector op nationaal niveau kan leiden tot een vermindering van de CO2-uitstoot met ongeveer 1,7 Mt per jaar. (Dutch)
    6 December 2021
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    Le proprietà uniche delle materie plastiche spiegano l'entità del loro utilizzo negli imballaggi alimentari. Sono leggere, garantendo costi di trasporto più bassi e minori emissioni di CO2. Sono trasparenti e personalizzabili, offrendo opportunità di marketing impareggiabili. Ma soprattutto, a causa del loro effetto barriera, proteggono gli alimenti dall'ossigeno e dall'acqua, che possono rapidamente alterarne la qualità o addirittura renderli pericolosi per il consumo. L'uso della plastica negli imballaggi ha quindi svolto un ruolo importante nella riduzione degli sprechi alimentari, nel contenimento dei problemi di salute legati al commercio alimentare e nella lotta contro la carestia e la malnutrizione. L'industria degli imballaggi, che è stata vittima del suo successo, consuma quasi il 40 % delle materie plastiche, la maggior parte delle quali utilizzate per gli imballaggi alimentari. In Francia, ogni anno vengono utilizzate e immesse sul mercato oltre 1 milione di tonnellate di plastica negli imballaggi per uso domestico e alimentare. Purtroppo, gran parte di queste materie plastiche sono utilizzate solo per la loro funzione iniziale (ad esempio vassoio per prosciutto) e non sono riutilizzate o riciclate. Ad esempio, il 44 % dei rifiuti di plastica francesi è incenerito e il 34 % è sepolto in discarica. Solo il 22 % è riciclato, principalmente bottiglie in PET. Il basso tasso di riciclaggio di questi prodotti di consumo è legato al fatto che solo le plastiche isolate dagli altri sono riciclabili. Ad esempio, un paio di per cento in massa di PP in un volume di PET rendono impossibile riciclare il PET. Per questo motivo una selezione efficiente della plastica per uso domestico è essenziale per garantire la catena del valore di questi materiali. Una seconda alternativa al riciclaggio è l'uso di imballaggi biodegradabili, anche compostabili per applicazioni di breve durata, nel concetto di economia circolare e con la possibilità di superare la difficoltà degli imballaggi multistrato. Ad oggi non esiste un imballaggio alimentare riciclabile o compostabile efficiente. È quindi urgente, nell'interesse dello sviluppo sostenibile, progettare materiali di imballaggio alimentari eco-responsabili riciclabili o compostabili, o entrambi. La regione Normandia, con la presenza di attori accademici e industriali che coprono l'intera catena del valore interessata (formulazione e composizione di nuovi materiali, realizzazione di prodotti manifatturieri, riciclaggio e/o compostaggio), appare nella posizione ideale per sviluppare questo nuovo settore di occupazione, migliorando nel contempo la progettazione ecocompatibile dei prodotti e la gestione sostenibile delle materie prime. Le attuali sfide sociali, come la scarsità di risorse e la gestione del fine vita dei materiali, devono fare dello sviluppo di materiali da fonti rinnovabili una priorità di ricerca prioritaria al centro delle questioni territoriali per le transizioni e lo sviluppo sostenibile.Il progetto REACT riunisce un produttore di imballaggi (B+K), un fornitore di tecnologie (politecniche), tre laboratori di ricerca (UniRouen PBS), UniLaSalle UTA e ISPA, un centro tecnico (IPC) e un CRT (Praxens). Il progetto porterà alla creazione di 10 posti di lavoro diretti dalla fine del progetto e di diverse decine nell'orizzonte 3/5 anni. REACT sarà un progetto pilota per la creazione di un settore regionale da duplicare a livello nazionale/europeo. La duplicazione del settore normanno a livello nazionale può portare a una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 1,7 Mt all'anno. (Italian)
    13 January 2022
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    Identifiers

    19P01884
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